Cheratocono

Ottici in Parma Fidenza Collecchio

Cheratocono | Candi & Barezzi Ottici in Parma Fidenza Collecchio

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Cheratocono | Candi & Barezzi Ottici in Parma Fidenza Collecchio

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Cos’è il cheratocono, quali i sintomi, che lenti usare?

Il cheratocono (Keratoconus o KC), il cheratoglobo, la degenerazione marginale pellucida sono delle rare (1 caso ogni 2000 soggetti) ma gravi patologie corneali che causano un progressivo calo visivo che inizialmente può apparire come un astigmatismo.

Il cheratocono è una malattia che insorge di solito durante la pubertà (sono anche descritti rarissimi casi congeniti), progredisce fino ai 30-40 anni per poi arrestarsi spontaneamente e nel 20% dei casi può divenire necessario il trapianto corneale.

Queste patologie modificano la forma della cornea, la prima lente e strato del nostro occhio deputato al passaggio della luce.

In un occhio normale le immagini che raggiungono il nostro occhio vengono focalizzate tutte nello stesso punto della retina e quindi elaborate dal nostro cervello nitidamente.

Nei soggetti cheratoconici la deformazione della cornea non permetta alle immagini di focalizzarsi correttamente sulla retina causando astigmatismo irregolare e aberrazioni di alto ordine come il coma.

Queste aberrazioni si traducono in immagini sfocate, distorsioni delle immagini ed in un aumento della sensibilità verso riflessi e luci.

Classificazione del cheratocono

Il cheratocono può essere classificato secondo diversi parametri, a seconda della posizione, della morfologia, della curvatura corneale, dello spessore corneale.

Certamente la prima cosa da fare per indicare la presenza o meno del cheratocono è la topografia corneale computerizzata (gold standard).

Tapografia di un cheratocono iniziale

Il cheratocono lieve è caratterizzato da una topografia per la quale ogni punto della mappa è inferiore alle 45 diottrie. Il cono può essere posizionato in qualsiasi parte dell’occhio, anche se è prevalentemente presente nella parte inferiore, leggermente spostato verso la parte nasale.

Topografia di una cheratocono intermedio

Il cheratocono moderato è caratterizzato da un contorno che si aggira intorno alle 50/55 diottrie o più. Permangono però delle gradazioni di colore che rappresentano una differenza tra i vari livelli del cono.

Cheratocono avanzato

Nel caso del cheratocono avanzato tutto il contorno è superiore alle 55 diottrie. A differenza dell’intermedio, il KC avanzato non ha più differenze di livelli del cono, avendo una colorazione più omogenea che sta ad indicare un innalzamento complessivo.

Un’altra classificazione del cheratocono (U.Melin) prende in considerazione lo spessore corneale apicale e lo classifica in gradi come segue.

Sub Clinico. Spessore apicale >500 um
1° Spessore apicale 500-450 um
2° Spessore apicale 450-400 um
3° Spessore apicale 400-360 um
4° Spessore apicale 360-320 um
5° Cicatriziale. Spessore apicale < 320 um

La posizione del cheratocono influisce molto sulla visione, un cheratocono centrale causerà disturbi maggiori rispetto ad un cheratocono decentrato inferiormente.

Quali cure si devono fare?

Ormai da alcuni anni si cura il cheratocono con il cross linking tradizionale e transepiteliale, ma ultimamente la nuova frontiera dell’oculistica è rappresentata dalla combinazione del laser ad eccimeri con il cross linking e con altre tecniche studiate per ottenere risultati eccellenti con le minori complicanze. In alcuni casi può essere necessario intervenire con il trapianto lamellare o endoteliale.

Come si corregge otticamente il cheratocono?

L’utilizzo di occhiali con lenti tradizionali può non correggere in maniera soddisfacente la visione nei soggetti con cheratocono o irregolarità corneali traumatiche e/o chirurgiche conseguenti a trapianto corneale.

In questi casi si tramite l’ utilizzo di occhiali con lenti aberrometriche ricalcolate da classica prescrizione ottica ed ottimizzate con i calcoli dei nostri aberrometri Z-View Ophthonix e Keratron Onda possono far migliorare il visus e far diminuire aloni e riflessi.

Purtoppo con il peggioramento del cheratocono vi è quasi sempre un aumento delle aberrazioni di alto ordine non correggibili con lenti oftalmiche tradizionali, aberrometriche o lenti a contatto morbide tradizionali “usa e getta”; per tale motivo l’unica soluzione per vedere bene è l’uso di lenti a contatto specifiche.

Lenti a contatto per cheratocono

Negli anni, la gestione del cheratocono (KC) è stata resa possibile grazie all’ausilio di svariati tipi di lenti a contatto disponibili in Italia.

Oggi abbiamo a disposizione oltre alle tradizionali morbide disposable, quelle customizzate spessorate, le rigide gas permeabili corneali (RGP), le RGP + Piggyback (RGP appoggiata su di una lente morbida), Le Ibride ed infine le minisclerali o sclerali.

Siccome nel paziente con cheratocono per scegliere la migliore lente, i parametri in gioco sono moltissimi, quella che si ritiene possa essere teoricamente la lente migliore, spesso non corrisponde alla soluzione migliore, ovvero quella efficace per lo stile di vita del paziente e per le sue esigenze.

La soluzione contattologica migliore dovrebbe soddisfare contemporaneamente questi tre requisiti: visione adeguata, comfort ed appropriata salute oculare.

Nel nostro centro applicazione sappiamo che il miglior metodo per ottenere la miglior ed una corretta applicazione unitamente alla soddisfazione del paziente è pianificare una strategia di lavoro.

Il punto di partenza dopo che il medico ha escluso controindicazioni dovrebbe sempre essere una RGP, storicamente la soluzione elettiva nel KC.

Nel caso di problemi di intolleranza, discomfort o scarsa visione (visus), si passa al piano B che reputiamo essere la tecnica del “Piggyback” nella quale si applica la RGP individuata su una lentina morbida ed il comfort dovrebbe migliorare.

In caso di ulteriore insuccesso o per la pratica di alcuni sport e professioni particolari, il piano C è costituito dalle lenti ibride o dalle morbide spessorate in Silicone Hidrogel (MS SiHi).

Se tutte queste soluzioni hanno fallito, l’ultima opzione o piano D è rappresentata dalle lenti sclerali o minisclerali, sempre più utilizzate per il comfort, sicurezza e visione, ma più costose, più grandi delle precedenti e talvolta più difficili da inserire da parte del paziente.

Lenti a contatto corneali Rigide Gas Permeabili (RGP) per cheratocono

Fino a pochi anni fà la correzione del cheratocono (KC), cheratoglobo, della degenerazione marginale pellucida (PMD) o nei pazienti che avevano effettuato il trapianto corneale, era possibile solo con l’applicazione di lenti rigide, o semirigide (RGP) corneali.

La lente a contatto corneale semirigida era l’unica soluzione che permetteva di correggere in gran parte le aberrazioni oculari e di raggiungere così un buon visus.

La filosofia applicativa seguita nel nostro centro di Torino (Piemonte), per le lenti a contatto corneali RGP tradizionali è quella del “risparmio apicale”: questa tecnica consiste nell’applicare una lente che dia spazio al liquido lacrimale di posizionarsi tra la lente ed il cheratocono così da aumentare il comfort, tempi d’uso e ridurre il rischio di abrasioni corneali.

Diversi studi scientifici hanno poi dimostrato che, a contrario di come si pensava una volta, l’ applicazione di lenti a contatto corneali RGP che comprimono il cheratocono, oltre a peggiorare il comfort, non hanno un effetto nel rallentamento del cheratocono stesso.

Anche la scelta del materiale/polimero della lente a contatto è un fattore chiave per il successo di una applicazione e i vecchi materiali rigidi come il PMMA non erano in grado di fornire alla cornea un adeguato apporto di ossigeno, fattore essenziale per la salute della stessa e quindi causa principale di intolleranza alle lenti a contatto.

Per tale motivo utilizziamo solo materiali GasPermeabili. Oggi i materiali con cui si fabbricano le lenti a contatto RGP si ancora più evoluti con l’arrivo di quelli di ultima generazione ad altissima trasmissibilità d’ ossigeno, quali Menicon Z, Boston XO e XO2 Optimum Extra & Extreme.

Un passo avanti nella correzione del cheratocono tramite lenti a contatto RGP in Menicon Z è stato effettuato dal Dr. Paul Rose. Questo Optometrista Neo Zelandese ha sviluppato il forse più completo ed utilizzato a livello mondiale sistema per la correzione del cheratocono, pellucida ed irregolarità corneali con lenti a contatto. Le sue lenti RGP utilizzano la tecnica del risparmio apicale e sono chiamate Rose K e sono specifiche per tutti gli stadi del cheratocono.

Le Rose K utilizzano una particolare geometria asferica e grazie ad un preciso controllo della curvatura della lente rispetto a quella corneale, fornisce una eccellente risoluzione ottica ad aberrazione controllata, nonché un ottimo comfort e tollerabilità.

LE ULTIME NOVITÀ IN CONTATTOLOGIA PER LA CORREZIONE DEL CHERATOCONO

Lenti a contatto Ibride per cheratocono e PMD

Nonostante lo sviluppo di nuovi materiali e di nuove geometrie l’ applicazione di lenti a contatto RGP non ha successo in tutti i casi poiché, anche se si riesce a raggiungere un buon visus, a volte non sono ben tollerate e lo scarso comfort non permette di tenere le lenti per un’intera giornata lavorativa.

La cornea è infatti il tessuto del nostro corpo con la maggior sensibilità per la presenza nei suoi strati di molte terminazioni del nervo trigemino e le lenti RGP a causa della loro piccola dimensione e durezza si sentono di più delle lenti morbide.

Le lenti contatto ibride Synergeyes e le non meno valide MedIbrid permettono di garantire un buon comfort al paziente, senza sacrificare la qualità ottica che la lente rigida può offrire.

Le lenti a contatto Synergeyes e MedIBRID sono lenti ibride perchè costruite con una piccola parte rigida gas-permeabile al centro e una più grande morbida in periferia che andrà ad appoggiare sulla sclera.

Con queste lente si può quindi ottenere il comfort di una lente morbida con la qualità ottica di una lente rigida.

Lente Ibrida per cheratocono

L’ ultima generazione di lenti ibride è rappresentata dalle lenti americane Synergeyes, dove in uno studio recente su 54 pazienti con irregolarità corneali ha mostrato, oltre ad un miglioramento del visus rispetto all’ occhiale, un aumento del comfort rispetto alla lente rigida tradizionale nell’ 80% dei casi.

Lenti a contatto morbide spessorate in Silicone Hidrogel (SiHi) per cheratocono, pellucida ed irregolarità corneali

Siamo stati forse tra i primi ad introdurre in Italia le lenti morbide spessorate in SiHi dopo la pubblicazione dei primi Soft K Keratoconus Report (Soft-K for Kconus).

Oggi grazie all’ introduzione di nuovi materiali morbidi SiHi 4 – 5 volte più permeabili all’ ossigeno delle tradizionali lenti in Hidrogel, oggi utilizzando l’innovativo Definitive in Silicone Hidrogel (SiHi) è possibile progettare lenti a contatto su misura per il cheratocono, degenerazione marginale pellucida e per le altre irregolarità corneali residui da trapianto, chirurgia corneale (cheratoplastica) o con anelli Intacs® o di “Ferrara”.

Rispetto alle lenti a contatto morbide in Hidrogel questo nuovo materiale contiene anche silicone e progettata sotto le informazioni ottenute con l’utilizzo dell’aberrometria associata alla topografia corneale possiamo applicare lenti morbide SiHi con un specifiche geometrie capaci di correggere gran parte dei difetti ottici causati dal KC e PMD.

La lente morbida spessorta in SiHi Kerasoft, Soft K, Aero-k e le Keratoplus MedLac sono particolarmente indicate per chi non tollera le lenti rigide gas permeabili RGP tradizionali e per chi desidera portarle facendo sport. Dopo un attento esame refrattivo ed una topo-aberrometrica in assenza di controindicazioni possono essere applicate nelle degenerazioni marginali pellucide e nei cheratoconi di grado non elevato di 1°, 2° e 3° stadio o a pazienti con cornee irregolari in seguito a interventi chirurgici o trapianti corneali.

Le lenti morbide in SiHi consentono spesso di ottenere un visus simile a quello che si potrebbe ottenere con una lente a contatto rigida tradizionale ma con l’ elevato comfort caratteristico delle lenti morbide.

Lenti Sclerali e Minisclerali per cheratocono, pellucida ed irregolarità corneali
OCT visante Zeiss
OCT visante Zeiss

Simile come forma ma totalmente diversa come materiale usato sono le Minisclerali Paragon ICD e le lenti Sclerali SLC Conica e le ultime arrivate in Italia le lenti sclerali a calco EyePrint Pro.

Le lenti sclerali sono oggi la massima espressione della contattologia specialistica, interamente progettate con il sofisticato software Focal Point sulla base della Topografia corneale Computerizzata, sotto il controllo dell’analisi corneo-sclerale fatta in sede con l’OCT Zeiss Visante o con il sistema a “Calco” EyePrint sono incredibilmente confortevoli, non si possono perdere e permettono una perfetta acuità visiva spesso esente da riflessi e immagini fantasma.Le lenti Sclerali e sclero-corneali vengono prodotte con il Boston XO, Boston XO2 e Optimum Extra materiali super-gaspermeabili con trattamento al plasma tradizionale o Hydra-Peg per aumentarne la bagnabilità e comfortevolezza. Le lenti sclerali e minisclerali SLC Conica, le Microsclerali MSC e le EyePrint Pro sono particolarmente indicate per correggere anche i chearatoconi più avanzati, le pellucide e i pazienti sottoposti a trapianto corneale cheratoplastica (PK, DALK….)-

Particolarmente interessanti ed ultimamente disponibili le lenti sclerali in versione multifocale per chi ha più di 40 anni ed è diventato presbite. Tutti questi vantaggi sono estremamente importanti per noi e per i nostri assistiti come lo dimostra la letteratura scientifica che indicano le Lenti Sclerali come la soluzione preferita per qualità visiva e comfort dai cheratoconici e per chi soffre di secchezza oculare anche grave.

Le lenti sclerali son state introdotte nel nostro studio applicazione lenti a contatto dal 2009, ma sono da più di 15 anni usate all’estero nei migliori centri specializzati per la cura e correzione del cheratocono, delle irregolarità e trapianti corneali e per la cura delle medie e gravi sindromi da occhio secco come le Graft Versus Host Disease (GVHD), Steven-Johnson, la cheratite sicca, i pemphigoidi, nelle Sjögren e nelle erosioni corneali ricorrenti.

La caratteristica delle lenti sclerali è quella di non appoggiare sulla cornea, ma sulla congiuntiva e di poter creare sotto la lente a contatto una camera umida ed idratante contenente film lacrimale, soluzione salina ed eventualmente farmaci o sostituti lacrimali riepitelizzanti e lubrificanti.

Informazioni utili per i Pazienti

Al momento della prenotazione della prima visita, si prega di voler specificare se la visita è mirata all’applicazione di lenti per cheratocono sclerali o di altre tipologie di Lenti. Questo permetterà di poter programmare in maniera corretta l’incontro.

In caso di pazienti provenienti da fuori città o regione, si prega di voler comunicare l’orario di arrivo e partenza previsto, in modo da organizzare al meglio l’attività di studio e permettervi di rispettare gli orari previsti.

Si raccomanda di portare con sè tutta la documentazione clinica (visite ed esami oculistici) ed eventuali lenti in possesso per poter avere il maggior numero di informazioni possibile.

NB. Forniture lente sclerale o sclero-corneale a carico ASL. La nostra azienda e’ inserita nell’elenco regionale ome fornitore di tutte le lenti a contatto, comprese le lenti sclerali per cheratocono (in possesso di cerificazione di patologia rara Cod. RF 0280), cheratoglobo, astigmatismo oltre le 8 diottrie corneali, iridectomie, nistagmo, miopie oltre le 25 diottrie, cicatrici corneali, pupilla decentrata,cheratiti bollose ed erpetiche. Pertanto gli aventi diritto, una volta verificata l’assenza di controindicazioni da parte del medico oculista ASL e e dai nostri contattologi, possono chiedere alla propria ASL il nulla osta e richiesta di fornitura delle lenti sclerali il cui costo può essere a completo carico dell’ASL. Una volta ottenuta l’autorizzazione le lenti sclerali verranno da noi forniti senza costi aggiuntivi. In questo riguardo l’ultimo nomenclatore protesico e le procedure di erogazioni di assistenza protesica pubblicate il 18/03/2017 che le Regioni dovrebbero recepire a breve.

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